Fiume Rio delle Amazzoni

(da: it.wikipedia.org)
Nome: Rio delle Amazzoni
Notizie: Il Rio delle Amazzoni (in portoghese Rio Amazonas; in spagnolo Río Amazonas) è un fiume dell'America Meridionale che attraversa Perù, Colombia e Brasile e sfocia in un estuario largo 200 km nell'oceano Atlantico dopo aver attraversato da ovest a est una vasta area geografica definita bacino dell'Amazzonia comprendente la foresta amazzonica. Il fiume nasce nel Nevado Mismi a 5 600 metri sul livello del mare nel dipartimento di Arequipa, in Perù. Considerando la sorgente più lontana dal mare, l'Apurimac, il Rio delle Amazzoni è il corso d'acqua più lungo del mondo, 6 937 chilometri (10 volte la lunghezza del Po) nonché il maggiore per portata idrica, numero di affluenti e bacino idrografico (7 050 000 km²); in esso sfociano infatti circa 10 000 fiumi, di cui 18 con lunghezza superiore a 1 000 km. Nel 1499 l'esploratore fiorentino Amerigo Vespucci fu il primo europeo a navigare sul fiume. Successivamente, nel 1500, Vicente Yáñez Pinzón battezzò tale corso d'acqua Río Santa María de la Mar Dulce, più tardi abbreviato in Mar Dulce. Per rendere l'idea della larghezza del fiume basti considerare che da Manaus (circa 1 400 km nell'entroterra) fino alla foce il Rio non è sovrappassato da alcun ponte, il transito da una sponda all'altra essendo possibile solo attraverso imbarcazioni; inoltre non esisteva alcuna struttura di sovrappasso dell'intero sistema idrico del Rio delle Amazzoni fino al 2010, anno di inaugurazione del Ponte Rio Negro o Ponte Manaus Iranduba, che collega le due citate città che sorgono alla confluenza del Rio Negro con le Amazzoni. Alto 150 metri e lungo 3.500, il ponte permette la navigazione fluviale; già dal XIX secolo il sistema era navigabile fino in Perù e, più generalmente, è praticabile da imbarcazioni di medio cabotaggio nei tratti in pianura, mentre invece le navi oceaniche navigano il fiume fino a Manaus. L'origine del nome non è chiara. In parte il nome si riconduce al fatto che gli scopritori, alla guida di Francisco de Orellana avrebbero visto donne guerriere indigene e che avrebbero perciò chiamato il fiume su ispirazione delle amazzoni. Altri sostengono che uno dei popoli indigeni avesse un nome simile e che in caratteri latini sarebbe stato traslitterato con Amazonas. Di nuovo, altri vedono nel sostantivo Amassunú, con cui si pensa che i Tupi abbiano caratterizzato il fiume, l'origine del nome attuale. Altre possibilità sarebbero le parole indiane amazonassa, amacunu per "rumore dell'acqua", come lo chiamavano gli Indiani del corso superiore o Amassonas per "disturbatore delle navi", come gli Indiani lo chiamavano all'altezza del Rio Negro. Al contrario il fiume ha dato il nome al bacino amazzonico, ma anche a diverse province in Perù, Brasile, Venezuela e Colombia. In italiano si usa chiamarlo Rio (cioè fiume) delle Amàzzoni, ma le famose amàzzoni, le donne guerriere, non c'entrano per niente. Il nome deriva dal termine "Amazònas" che significa "grande valle"; la pronuncia esatta quindi è "Amazzòni”. La foce del Rio delle Amazzoni venne scoperta dagli Europei tra il 1499 e il 1500. L'esploratore fiorentino Amerigo Vespucci e il marinaio Vicente Yáñez Pinzón vi giunsero quasi contemporaneamente con le loro navi. Di solito è Vespucci ad esserne considerato lo scopritore. Francisco de Orellana fu il primo europeo a navigare il fiume tra il 1541 e il 1542 dalla fonte del Napo in Ecuador fino alla foce nell'Atlantico. Orellana partecipò alla spedizione di Gonzalo Pizarro ma in realtà era alla ricerca della leggendaria El Dorado. Per lungo tempo il Rio delle Amazzoni fu chiamato Rio Orellana. Il 12 febbraio 1542 Francisco de Orellana e Gonzalo Pizarro scoprirono la sorgente del Marañón, il ramo sorgivo più breve. Dall'ottobre del 1637 fino all'agosto del 1638 Pedro de Teixeira ripercorse il Rio delle Amazzoni verso monte fino alla fonte del Napo. Solo nel 1971 la fonte dell'Ucayali venne scoperta dallo statunitense Loven McIntrye e nel 2001 venne stabilita la fonte dell'Apurímac come fonte del Rio delle Amazzoni dalla National Geographic Society, al punto che i dati della lunghezza allora in vigore per il Rio delle Amazzoni dovettero essere riveduti. La più antica citazione del toponimo "Rio de Amaxones" è datata 1548, riportata in un atlante del cartografo genovese Vesconte Maggiolo. Padre Samuel Fritz, un missionario gesuita tedesco, fu il primo a cartografare il fiume nel 1707. Si stima che nel Rio delle Amazzoni vivano 5.000 diverse specie ittiche. Sono in totale di più che in tutto l'oceano Atlantico. La ricchezza di specie ittiche si riflette anche nei menù dei ristoranti. Tra i piatti di pesce principali vi sono: Tambaquí (Colossoma macropomum), Jaraqui, Filhote, Tucunaré (Cichla spp.), Pirarucú (Arapaima gigas). Oltre a ciò vi è anche una quantità spropositata di pesci a livello ragionale quali i piranha, il Tamuatã, dall'aspetto primordiale, e altri. Tra le specie animali particolarmente minacciate che si trovano in Amazzonia vi sono il „Peixe-Boi“ (Lamantino amazzonico) e il „Golfinho“ delfino amazzonico di colore rosa (Inia geoffrensis; port. Boto cor-de-rosa). Secondo una teoria scientifica tuttavia non ancora sicura, circa 130 milioni di anni fa la fonte del Rio delle Amazzoni si trovava nel massiccio dell'Ennedi nel nord-est del Ciad, come dimostra la presenza di numerose falde acquifere ad alcune centinaia di metri di profondità, che allora apparteneva al supercontinente della Gondwana, nel quale erano riunite l'attuale India, l'Africa, l'America Meridionale, l'Australia e l'Antartide. Il Rio delle Amazzoni primordiale scorreva in direzione inversa da est a ovest e sfociava nel Pacifico, formando diversi laghi interni, dei quali l'unico rimasto ai giorni nostri sarebbe il Lago Ciad. Con una lunghezza totale di circa 14.000 km, il Rio delle Amazzoni primordiale sarebbe stato il più lungo fiume che mai vi sia stato sulla terra. In seguito alla frattura della Gondwana, la piattaforma continentale sudamericana si spostò verso ovest. Poiché il bacino amazzonico venne separato dalla fonte della sorgente del Rio delle Amazzoni primordiale, i terreni orientali della valle del fiume si inaridirono. Gli alvei occidentali, invece, continuarono tuttavia ad essere alimentati dagli antichi affluenti. In seguito allo scontro dell'America meridionale con la piattaforma pacifica, lungo la costa occidentale del continente, si formarono le Ande che bloccarono il corso dell'acqua. Si formò così un gigantesco bacino d'acqua dolce nel cuore del continente. Da 50 milioni di anni a questa parte, in seguito al veloce innalzamento delle Ande ad Ovest, l'acqua nella regione si convogliò sempre più verso est, scegliendo come alveo naturale quello del Rio delle Amazzoni primordiale. Questo spiega anche l'anomalia dell'alveo del Rio delle Amazzoni, che si restringe man mano che ci si avvicina alla foce, quando per tutti gli altri fiumi avviene il contrario. Allo stesso tempo si spiega anche perché nell'alto corso del Rio delle Amazzoni, a migliaia di chilometri di distanza dal mare, si trovino animali quali razze d'acqua dolce, gamberi, sogliole, sirenidi e delfini, altrimenti assenti nel suo basso corso. Questi animali finirono nel Rio delle Amazzoni quando questo ancora sfociava nel Pacifico, furono tagliati fuori dall'Oceano e si adattarono all'ambiente d'acqua dolce.
![]() Stato: Venezuela Emissione: 20 anni del trattato di cooperazione amazzonica |
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